SPLENDORE DEL VENTO. Le Stanze (fr. 2009)
EB di Terzet
JJ
voi state cercando il segreto
ma non lo troverete
in realtà non state davvero guardando
voi non volete saperlo
voi volete essere ingannati.
Micklelwhite
LA PROMESSA
malizia sostituisce amore
quando sale umidità
di una vita oscura.
Per soccorrere amore
creai una storia per te
avventuriero molle
leggendario amante
di qualche commessa
tra un caffè a Venezia
un libro a Heidelberg
**
stranamore
se avessi tanto da dirti
sarei bugiardo e banale,
poco ho e importante.
T’amo dalla prima sera
per stare con te sino alla notte,
se no perché farti perdere tempo
e perderlo con questa poesia.
*
state attenti
narrerò
un prodigio
*
dobbiamo discutere e litigare
con chi sente le più forti grida
ma, rispettoso, non risponde
*
di nuovo nel giardino terreno
quando accompagnarono
gli eterni rispettando i patti e
perduti ricominciarono a fare
alpinismo per trasformare
in uomo giaguari e lupi
*
l’ingegnere preparò i giochi
per la bambina con doppio usignolo:
non pianse per le rotte piume
e tenne il segreto per una moneta
*
…ma so che pensieri e atti
se la vedono con qualcosa che
non scherza sulle cose serie
che sente lo sforzo di chi
tenta il massimo e lo aiuta
quando sembra che tutto
sia sommerso dai rifiuti…
*
tentano di ritornare uomini
nel rispetto della coscienza
che non sanno trovare
con i macchinari
altrimenti sarebbe vana
la grandezza dell’uomo
che cerca grandezza
*
memori di quando eravamo dei
guidati da un’intelligenza infantile
lentamente ci ricostruiamo grandi
*
La rabbia che insegnano carica i mortai e le granate contro uomini altrettanto istruiti. Sempre qualche apprendista vuole squartare il maiale per gustarsi il salame di Varzi assieme al confinario Buttafuoco. Così va il commercio tra gli uomini e dopo qualche esperienza di male, è bene ritirarsi in un’isola ventilata a parlare di poesia di pittura di eroi di architettura romanica mentre altri fanno quello che hai già fatto e continua così la vita a scorrere senza un soccorso e tutti pregano un dio che proprio non si vuol far vedere perché ha predisposto lo spettacolo, vista la scelta degli attori.
Dalle grotte e dagli spalti, nelle piccole camere di legno dell’Iowa, nelle aiuole di qualche villaggio russo, in qualche frasca dello Sri Lanka continuano pianti e strilli e così la mia voce si sta spegnendo non avendo risolto il colonnello Meirs come prendere la collina senza uccidere e far uccidere. La voce che sta cantando abbisogna di pastiglie con una sorsata d’acqua e limone perché il canto ritorni alto e forte, non quello di una ranocchia sperduta tra la pianura Padana e la piana di Gaza.
*
In Onore e Gloria di Alberto Cappi
Lord
sta soffrendo e smania
per le interne contraddizioni
ma ti assicuro era generoso
pieno di quella grassa vita
della pianura ed era poeta
aiutava gli altri poeti mentre
la sua poesia spasima per lui.
Lord
sta soffrendo e smania
nel caldo che picchia come dolore,
ma - testimonio - incoraggiò
testi altrui non respingendo alcuno
da sotto la magnolia allegro parlava
rideva dopo aver preso la posta
progettava incontri collane scrittura nuova.
Lord
sta soffrendo e smania Alberto
per amare di più le sue tre donne.
Se poi dolore e smania devono compiersi,
fai - oh Lord - che si riconcili con la vita,
un'arietta fresca rivesta il suo dna
così che poesia diventa succulenta,
carnosa come i frutti delle isole beate.
25 giugno 2009
*
fermo sul cupo burrone
lontano la nebbia superflua
ecco il colpo di genio…
si attacca ad una corda
abile gioco di prestigio
sale le nubi per sparire…
comincia a capire
quello che testoni ancora
non riusciamo a vedere…
*
chiede acqua e amici
per morire con loro,
non farmaci e tecniche
per truffare la morte
*
La Primavera
intelligente dono di nozze
uomini chiudono la tela
al centro veneremadonna,
cinquecento diversi fiori
in un sipario di puerpere,
splendore di un intelligente
dono perduto nei numeri
*
Variazione su A. C.
Quindi nel giardino ruvido
Con la magnolia decadente
Lontana ogni nuvola
Alle prime saette del sole
Accogli accaldato il viaggiatore
A sostare presso la fonte stupìto
Del fiore sbocciato perfetto
*
…se il custode
rimasto indietro
ci avesse superati
mentre lo cercavamo…
*
inestricabili figure
non capiremo mai se
non ci aiutano a svelare
bagnanti
odalische
amalasunte
la differenza difficile
*
1.11.2009
deluso dalla poesie
stufo degli inutili studi
addolorato dal loro patire
rimango in silenzio
*
se la forza che dai è il modo
di parlarci bisogna proprio
che lo accettiamo. Credo ci
siano altri segni che qualcuno
ha capito ed usato, non so chi e quali,
dammi tempo per una dormitina
un buon tè e poi…
*
I fratelli
Insinuano e dicono che
niente vale vivere e morire.
Reagisci in compagnia
di chi non cadde nel tranello
mangia divora questo pasto
vomitalo sul tavolo imbandito
impastalo con le mele
sputa il nuovo bolo sui muri.
Sputaci addosso l’autentico lifting
lasciate le false prospettive.
*
LA SVOLTA
Dan
Ti passo la crema idratante con la mano
fingendo di grattarti la schiena
ti accarezzo forte piccola audace
temeraria e intelligente donna.
So che non sarei quel che hai estratto
senza la mano e il dorso che spero
di grattarti e spalmarti per molto ancora.
*
Passaggio nel tempo
Stai accanto al letto materno
soffre di mal di stomaco bugiardo
sappi che stare lì non è sofferenza
ma sartoria del presente
setacciare di entrambe il loglio
senza dimenticare a chi tenete
che un poco vi ha deluso.
Riposati, Signora, che nuova uscirai
al mondo condottiera di te stessa
coi tuoi segni e coi tuoi colori
a riscattare coloro che hanno disdetto
il biglietto credendo di essere in ritardo.
*
Provenza
Dal cavalletto alla montagna
Uno spazio severo separava
La pelata provenzale.
Soffrendo e dimenandosi tra
Revisioni intelligenze imbecillità
Sempre ritornò alla montagna che
Sempre meno moderna si manifestava.
Continuò col caldo col freddo
Sino alla pioggia creativa,
Montagna e poeta finalmente
Lieve unione di solido. .
*
Ultimo round
Costretti all’angolo
tumefatti e rossi
seguono alla fine
i consigli dell’allenatore
per vivere e vincere.
*
Milord,
mi permetto, a nome di tutto l’equipaggio, di rivolgermi a Lei con questa breve lettera.
Sono anni di viaggio che Lei non esaudisce le nostre richieste ovvero non capiamo quando Lei risponde. Lei, che sa il mio nome, sa che non mi chiamo come il marinaio anziano Giobbe e non voglio essere irriverente con Lei, ma per bacco, una volta tanto si pieghi verso di noi e ascolti le nostre richieste.
Forse non avremmo grande fede nella causa, forse chiederemo male e senza passione, ma pensiamo, e credo che almeno una volta ci siamo rivolti a Lei col cuore. Non sarebbe male che tra le varie modalità di presentarsi a noi, ne scegliesse una che potessimo capire subito, almeno per un’ora. Saremmo felici, Milord.
Se lo ha fatto per il giovane mozzo Tommaso non ci castighi ad essere eroi perché non tutti possediamo quelle caratteristiche. Rimanendo tra i tuoi fedeli, speriamo proprio di migliorare in quella cosa che, evidentemente, manca per essere degno della Sua comprensione.
Nel ringraziarLa, Milord, abbia il nostro più rispettoso saluto.
*
Minatori
buio
elmetti
luci
sirene
scricchiolii
fango.
Le mani
rumorosi
vaganti
pulsanti
ripetenti
gesticolanti
impantanati.
Le mani
*
Spettacoli
È problema dell’impresario
aver portato due cardellini
invece dei soliti tre.
Il prestigiatore ha capito
il gioco dell’energia
per soddisfare le esigenze
del compagno ingabbiato
sull’ultima scena per sfidare
quella gente che vuole vedere
il prodigio per divertimento.
*
Braque e il biliardo
Girano le bocce secondo
la spinta e la rotazione
data dalla stecca che la mano
del giocatore ha colpito
secondo un progetto
di vittoria, come quando
sulla tela calano linee
colori mai pensati
che sono lì a cantar inni.
*
Leopardi
Le occhiaie della luna
rispondono alla domanda
dopo che cannocchiali
atomici le avevano confuse
con mari monti depressioni.
*
Futura
I cipressi spaventati
dai rumori alle spalle
guardano i monitor
indecisi.
Non riescono a vedere
il missile volato via
su una rotta sbilenca che
esplode e picchia giù.
I cipressi spaventati
fissano i monitor
impotenti a bloccare
l’incendio.
*
Mio caro amico,
non penserai che possa correggere o comunque toccare con altra penna quello che la tua mano ha sentito di scrivere, quello che ha misurato sulla pagina oltre ogni spessore di corteccia cerebrale. Non chiedermi se le poesie vanno bene o no, se mi piacciono o meno, perché le offenderesti abbassandole a semplici manicaretti o manufatti soddisfacenti il mio gusto.
La poesia non c’entra niente col gusto, con l’emozione, con il piacere. Se c’è poesia, chi sta leggendo, se dotato di amore passione e rispetto per la cultura l’arte e la poesia ovvero se usa intelligenza cuore e pancia, sentirà subito che qualcosa si sta muovendo in lui perché qualcosa si muove in quei segni.
Sente vita.
Ecco ciò che deve accadere, mio caro amico, e siccome un movimento si è sentito, e poeta. Un’avvertenza soltanto: dobbiamo rimanere sempre attenti ed impazienti agli sfrigolii, quasi le voci dei pazzi, che si sentono e non tradirli con la ricercatezza formale.
Stammi bene e scegliti un secondo compagno di viaggio con cui condividere l’avvento poetico.
*
per Leonardo
gioca senza le paure dei grandi
per distinguere
i giochi affascinanti da quelli noiosi
non diventare
grande e imbecille.
gioca di sognare Leonardo che
gioca col giallo cappello dei pirati
sino a cadere addormentato dalla fatica
*
Ammonimento
ai troppo gentili
ai troppo poveri
ai troppo eleganti
attento
ai compagni
che danno l'aereo volante
per un mare di soldatini
che hai preso di nascosto
*
Moschea nel deserto
Il vento perpendicolare agli archi
pulisce i calligrammi azzurri
altalena un telo bianco
nel cortile infestato di sabbia.
Lo scaccino corre a pulire
gl’incavi sporchi di polvere
di una vecchia icona rubata
mentre svana la tempesta.
*
Gentile e apprezzato poeta,
ho ricevuto la Sua richiesta e mi duole dirle che non possiamo favorirla. Non certo perché Ella non abbia credito o, men che meno, la nostra fiducia sia morale che materiale, ma perché il prodotto non rientra nella produzione della nostra Ditta.
Mi permetto di offrirle due nostre specialità, da sempre riconosciute e che non hanno mai deluso i nostri clienti con lamentele o remissioni.
I nostri prodotti 6661 e 6662 rispettivamente AEternum Bellezza e AEternum Giovinezza sono reputati in tutto il mondo quanto di più raffinato possa Lei trovare sul mercato.
In attesa di un Suo gentile ordine, mi scuso ancora per l’impossibilità di accontentare la Sua richiesta di Felicità.
Salutandola con cordialità, mi creda Suo Devoto
Samael Woland
a. d. Woland & Woland
*
Gentile Signor Zorzi,
Le scrivo questa lettera in risposta, diciamo così, alla Sua apparizione nel mio sognare di martedì scorso, proprio nel culmine delle mie letture sulla Sua Tempesta e sulla Sua vita, che spero, dato il contagio della peste, essersi conclusa nel modo meno tragico, aiutata anche dal Suo neopaganesimo.
Ricordo che, nel sogno, diceva a Tiziano: “La Tempesta è la narrazione della vita comune. L’uomo, terminate le proprie occupazioni, lavato e rivestito, cerca e guarda la donna, tranquillamente nuda, che allatta un piccolo, stupita dello stupore altrui. Il fulmine annunzia un temporale ed invita a rientrare a casa, dentro le mura che mi sono servite da fondale come il paesaggio. Stiamo bene al mondo e la nostra autosufficienza è garanzia di libertà e dignità.”
E poi continuava, con voce più decisa: “I tre filosofi non sono altro che la vera Trinità, Caravaggio e Raffaello mi hanno copiato, alcuni musicisti e giovani ritratti sono omosessuali, ho steso il colore in maniera nuova e Tiziano ha continuato la tecnica.”
Mi sembrano affermazioni plausibili per un pittore come Lei che ha sempre dipinto contro la cultura e il potere imperanti, pagato da amici ribelli per quadri troppo esotericamente simbolici per non esser facilmente decifrabili.
La ringrazio e spero vorrà ritornare in un mio sogno per dirmi quanti e quali sono i quadri Suoi, quanti ha fintato non Suoi, quanti non Suoi ha detto fatti da Lei, quanto col Vecellio vi siete divertiti aiutati da quel “briccone” del Vinci.
.
Cordialmente Suo
Sir William Winsor
*
Egregio professor George De Santillana,*
se il cielo e le stelle sono state sempre così e improvvisamente avvenne uno sghembamento,
questo importa alla nascita degli dei, all’astronomia, alla scienza, la storia, il mito, ma soprattutto c’entra con la ricerca della verità in quanto “correttezza”.
Ma tutte queste conoscenze possono diventare un voler mettere aristotelicamente a posto i libri nella biblioteca, senza curarsi del danno provocato dall’ordine. Un’ordine, oggi diremmo virtuale, per non essere schiacciati dal disordine che ci è proprio, proprio per via di quello “sghembamento” che ci accadde e la “ripresa” dovuta a nomi di dei diversi per il Messico, l’India, la Cina, la Polinesia, la Grecia. Sono solo diversità culturali e linguistiche derivate da un’unica antichissima cultura pangenica, da cui le babeliche distinzioni, sino alle differenze divenute etniche, che sembra non si debbano mai comprendere, ma se lo si volesse veramente, se fossimo veramente amanti dell’essere umano, potremmo.
L’ospitalità è stata inventata per questo. Alcuno direbbe bontà, molti amore.
La legge è un ordine, al contrario della parola che si fonda sull’ordinamento, sulla naturale ed accettata posizione delle cose nell’universocosmo.
Egregio professore, forse, quasi sicuramente, non ho compreso il suo intendimento finale che credo voglia essere quello che in arcaico si costituì un cosmos, mentre nella modernità l’individualismo (non l’individualità) non porta a questa costituzione, bensì ad un sovra-disordine. Qui vorrei legare il suo pensiero a quello di Teilhard de Chardin che invece di indietreggiare culturalmente, lui archeologo anche, poggia sull’arcaico per pensare in avanti, sostenendo che il contributo di ogni uomo di ogni terra è importante, sempre che “corretto” – collegato con il naturale - verso quel punto da lui indicato così scientificamente cristiano e compiuto.
Mi creda, suo estimatore
Giorgio Imbraguglia
* Lettera mai inviata al professor George de Santillana da parte del professor Giorgio Imbraguglia, studioso della cultura e del pensiero scientifico arcaico, presso l’Università di Genova. Lettera generosamente regalata dallo stesso a chi adesso la trascrive.
Costumi
Chiedi ciò che devi alla
mia stupidità e intelligenza,
ritorno contento di non aver
patteggiato coi potenti.
*
Terremoti
Tra regola ed eccezione barcolla il cuore
e la ragione impaurisce dinanzi alla
leopardesca natura che non distingue.
Lo straordinario è questo tirar fuori
dentro il massacro voci più forti
d’uno scrollone e d’una biblica doccia.
*
La bella ragazza
al Café Zéphyr
La bella ragazza compare
cameriera, poi siede vicino
a fumare una sigaretta.
Bello il viso così le gambe
nel semplice vestito luminoso,
delicato ritorno.
La bella ragazza affascina
il sorseggiare e innamora
all’ora inglese del tè.
*
Raccomandazione
Ho mandato indietro
il demone per confermare
la parola data. Tu
smettila di fare l’illusionista
dirigi l’energia su di noi,
dicci dove sei nascosto.
*
Rimprovero
Ogni tanto sembra proprio
che tu voglia ingannarci
con le tue stravaganze.
Non si capisce la tua
intenzione dinanzi alle
responsabilità che ti sei preso,
quasi tu abbia a dispetto
quel che vuoi e devi fare.
Vorremmo stare con te a parlare
con una gradita tazza seduti
nel tepore dopo ogni evento.
*
Dentro de una cueva cantabrica
In una grotta cantabrica c’è un masso di mille chili e davanti una scultura. Se c’è un solo altare
e una sola statua, avranno avuto un solo dio. Non so. In molte chiese cristiane ci sono tante statue e tanti altari. Retaggio di culti pagani, di una religione contadina e guerriera quando ci si ammazzava con crudeltà. Come oggi. In tutti c’è un po’ di buono. 21 grammi? Non so se 21 o 30. So che è energia e so che quando manca, tutti noi manchiamo. Noi, gli esseri viventi?
*
… sono nervoso e preoccupato perché il principale non è ancora venuto. Chi sa che cosa aspetta. S’inizia tra poco e il nuovo numero neppure l’ha provato. Veramente strano. Da avvilirsi, senza allenamento chiudersi dentro una gabbia di ferro e farsi scaricare addosso saette, come Giove.
Pericoloso? Non credo usando il nuovo metodo scientifico. Io credo alla vecchia scuola. Niente trucchi. Le sue opere non sono trucchi, sono potenzialità genetiche, sono carismi. E’ fatto così. Tu credi che stia barando? Non credo, credo molto in quello che ha detto e quindi attendo con fiducia quello che farà e soprattutto non vivo tutto questo come una illusione, ma come la dimostrazione che gli uomini sono forti e possiamo diventarlo ancora di più, se usiamo la mente e non dimentichiamo la bontà, come diceva il Grande Mago Camus* …
* trascrizione di un dialogo registrato tra i due principali collaboratori di... a questo punto le parole non si comprendono più, rimane una lontana sonorità.
IL PRESTIGIO
Discorso dell’architetto
Vi ho trasmesso tutta la mia arte, senza niente nascondervi. Adesso potete superare ogni illusione e arrivare alla verità di quello che state operando.
Abbiate fiducia, andate avanti qualunque cosa accada, anche se verrete a sapere cose improbabili, anche se scoprirete che i vostri padri figli fratelli sono artefici del male. Se avete paura agite come se non l’aveste e vedrete che diventerà sano coraggio. Continuate il vostro lavoro, continuate la vostra ricerca e vedrete che un giorno potrete fare cose impensabili, senza i miei strumenti, senza le vostre mani, senza muovervi da dove sarete.
Ricordatevi sempre di agire con nobiltà, non cadete nel fango, non cercate di fare di più di quello che potete. Siate voi stessi e sarete stelle. Non disprezzate mai la vita. Se desiderate essere felici, trovate la felicità nell’azione assieme con i vostri simili e non fate come me, che ogni sera mi chiedo se qualcuno è felice per me.
*
Invisibilità
…dissero che fuggì, invece
fu visto tra uomini maciullati
tra imbestiati da esperimenti
lavare sangue e fango a noi
che dovremmo aiutarlo.
*
Nuove tecnologie
Se le cicogne dal becco lungo come le ali
facessero una grande rivoluzione scientifica
posando sul grembo delle madri i piccoli
che mai direbbe il mondo.
*
Trittico della Terra Bruciata di Castiglia
I rasi neri e le stole zampettano impazienti e curiose nella terra bruciata che s’illumina di rossi e di onde gialle sulla sera brillante, fascinoso avvertimento di una giornata riuscita ad incollare un bel pezzo di poesia nel cielo sempre più blu.
L’artista parla con il re. E’ tutta la notte che stanno discutendo sotto le volte a mosaico, sino alla decisione. Sarai tu ad abbellire con la tua arte quello che da adesso chiameremo Palazzo dei Normanni.
*
La Madonna del Parto
...che abbia voluto dire
la grandiosità del parto
e che un pancione così
poteva avere solo un dio.
*
Dentro l’amato giardino
Sfinita dai fantasmi paurosi
della mente la madre strangolò
con le sue mani la figlia e
si gettò nel baratro.
Chi è più da compiangere?
Nessuna risposta.
Pietà e compassione vanno alla madre perché non sapeva quello che faceva.
C’erano nove principesse che aspettavano per una festa dodici cavalieri. Ma per arrivare al castello dovevano attraversare il bosco che era pieno di bestie feroci. Un orso andò dalle bestie e dai cavalieri dicendo che meglio di combattere e uccidere era festeggiare tutti insieme. Così fu.
Chi era l’orso?
Nessuna risposta.
L’autore della favola era l’orso.
Come mai non capite quel che dico?
Nessuna risposta.
Attenti, se non state allenati, morirete come la massa che urla.
*
Ogni giorno
Ogni giorno inizia
col suono freddo del tempo
che dobbiamo ascoltare
per continuare a vivere.
Ogni giorno regolo l’orologio
fabbricato a regola d’arte
per sapere il preciso momento
che muterà morte.
*
Da quella pietra spuntano
erbette e tenaci polloni
che celano mirabili vite
non il corpo cercato.
Tornati storditi troviamo
il capo brindare con l’artista
fatto sparire dai marchingegni
trasportati dall’Oriente irreale.
*
Rinnovamento
Non c’è pianta inutile
ogni anno rinnova
la meraviglia dei colori
che rafforzano la vita.
Bitorzoli, nei, placche,
impasti primitivi di terra
svelano la deriva animale
che cadranno a fronte
di un corpo intatto.
*
Se le stelle suonano, i pianeti cantano, se il bosco vive rumorosamente e non tutti sentono queste melodie, perché non possiamo pensare che lo spaziotempo occupato da se stesso esista e abbia intelligenza vivente che sovrintende alla vita umana e terrestre. Che possa trasformarsi in sembianze umane per poi riprendere la propria natura? Che la logica dello spaziotempo sia la nostra, ma talmente dilatata da esserci incomprensibile?
Crediamo alle soluzione acide per risolvere il male del dolore fisico. Non possiamo credere ad una intelligenza dilatata all’infinito che supplisca alle umane impossibilità? Che sia il nostro punto di riferimento nell’evoluzione verso l’uomo perfetto? O siamo diventati così presuntuosi, così privi di umorismo da prendere il mondo tanto sul serio?
Il grande umorismo è un aspetto dell’amicizia, non della difesa.
*
I gabbiani
Il gabbiano accende
un punto rosso sul becco
ai piccoli che s’imbeccano
vermi succosi come noi
vorremmo cristalli ma
restiamo al vetroso bicchiere.
*
nasciamo e moriamo
sull'asse di una bilancia
Anonimo