INEDITI
Davide Rondoni
Il dolore felice
di amare
e non essere amati
l’ombra nel cuore
una immensa traccia
apri in questa strada di mare
le braccia
è come
non essere ancora nati
L’amore non è giusto
il ventaglio duro splendido dei rami
si apre contro
il viola e arancio
dei mattini, della sera
ma il fusto
s’inabissa, deve sparire
per nutrire quello slancio
l’amore è un ragazzo che quando gli parli
fa un altro discorso
occhi di lupo bianco, nubi
fa nascere cose che non finiscono qui
ma in terra e in cielo
fuori dalla giustizia
e brucia come un grido nell’aria quel velo
Anche l’uomo che si accosta, tunisino o cosa
al tavolo del bar,
così agghindato d’ogni luce
a intermittenza, dieci cappelli e ninnoli
mostruosi e carini, rane, calze, mondi rosa,
coltelli a scomparsa e accendini,
questo venditore che confuso
con il suo minimo gran bazar
nella notte se ne va
offre il messaggio
muto nel sorriso stanco, un po’ falso
e meraviglioso:
da solo non sei nulla, càricati
di doni, lascia la tua ombra
luminosa nel breve, così
breve passaggio che ti accosta
ad altri uomini e donne,
e a piccoli –
qualcosa accetteranno, poco
altro custodirai
impossibile
da vendere, troppo strano
il tuo ultimo segreto fuoco