CANTICO DI LOONA
EB di Terzet
lungo il vento fiorito di giacinti
o ragazza loona che passi
sei la mia dolce Loona
disco di Nebra
confonde invano
seni bianchi con l’eclisse
dolce Loona
semplice giuoco
ti voglio insegnare
mani stringono
piedi toccano
fianchi combaciano
amore invidiante
Ukerth grande
Rhéita grandissimo
Zagùt ottimo
superbo Amore
molecole ronzano
api del corpo
ricolmo miele
che vuoi ascoltare
perché preoccuparci
accumulare polvere
mia dolce Loona
togliamo quella che c’è
per poterci sdraiare
nei tiepidi baci
mente non può niente
per dimenticare
questo mi è dato
per darti o Loona
anche quello che ho
conversare tra mammoli
con novità parole
anche per dimenticare
la sua noncuranza
canto accompagna
il nostro insieme o Loona
dolcissimo dentro il cupo
amica mia metti il narciso
sul petto perché vespe e api
suggano col cuore che scoppia
amore di chi non ne vuol sapere
veloce corre la strada
alla mia bella Loona
così anche amore
scopro finalmente o Loona
le tue belle cosce dorate
profumate dentro la veste
nell’ansia del tradimento
Loona piange
sciupa le bionde ciglia
e il viso per un tradir amore
sono già qui o belladolce Loona
nell’oscuro il baglìo tuo
argento mi spinge a pensieri
bruciato amore dal sole
distruttori di sogni
come posso tradirti Loona
non mi sarebbe tormento
se sono qui nascosto
nei lini bianchi del letto
sotto un priapo possente
una mano mi ha coperto
il cuore perché conservi
la mia forza per Loona
nel cupo del corpo
sento un freddo che è paura
coprimi coi tuoi senirosa
mia bellacara Loona
sporcato amore
o Loona bella
laviamoci di baci
una tristezza dura
vive con amore
impaziente Loona
stringi le mani
o Loona parlami piano
perché temo
Zagùt
grande dio degli dei
fammi vivere lungofelice
con la perfida Loona
irritabile amore
per Loona la chiara
inquieta amica quietati
che amore è avaro
di giorno come di notte
viene con baci
carezze sussurri
la bella Loona
stupende bugie
che temo Zagùt
geloso e tremo
farfalla corri o Loona
al mirtillo e sboccio
fiore insicuro
per il portico oscuro
stretti andavamo
la guerra improvvisa
mi allontana da te
meglio sarebbe morire
sotto i tuoi occhi rocciosi
la guerra furibonda
mi porterà a Zagùt
scapperò da te o mia
non voglio morire cane
di questi famelici lupi
vestito di stracci
oppresso da un cupo
ti chiedo sollievo
amorosa Loona
un collare di stelle
ci stringe indolore
mio miele Loona
le cosce di marmo
copro di velirossi
il cupo è venuto
quando era lontana
per le colline sabbiose
per le spiagge coi mirti
vago da quando è fuggita
un rovinato priapo
senza la sua Loona
dolce era quando
furibonda coi seni
ricolmi si dibatteva
la tormentante Loona
nel tempio un morto
sbiancò la bella mia
non sai o dolce che
i morti non esistono
tra i boschi dai fiori
giallobianchi andammo
guardammo i campi
le colline del cielo
uomini e donne
pensavamo alla bella terra
che la vita non fa godere
Zagùt non invidiarmi Loona
rispetta il patto natale
sii leale
intrecci le mani
le tue con le mie
dolcebella Loona
cantando sul filo
nel mio più cupo di me
non penso per me Loona
ma mirra offro e miele
per avere alleati gli dei
la terra
il cielo
il vento
inquieti
impasto le mani
negli intarsi ocra
la pelle dei fianchi
dentro la luna
nudi andremo
campi di alloro
cinte le mani
pensando a Zagùt
basta un bacio ai
capelli di Loona
per essere felici
mi odia mi tormenta
non la voglio come modella
non posso lavorare
con l’occhichiara Loona
sei tanto più bella di vòlok
che anche la pernice
è morta per te
tutta una vita su queste pietre
che un giorno franeranno addosso
non saprai il piede maligno
perché ricordi
quel tramonto
tutti offrono doni
senti respirare
le mani
mentre beviamo
mentre danziamo
mentre cantiamo
il lupo è sceso
ancora dal bosco