Tu sei qui: Portale PIAZZA 3 CASA DELLO SCRIBA N. Di Stefano Busà, La distanza è sempre la stessa

N. Di Stefano Busà, La distanza è sempre la stessa

Non temeva l'inganno questo andare
per lampi e pani già raffermi.
nè l'attimo infinito era segnale di un miraggio,
che rifletteva in specchi evanescenti
o s'incarnava a fomentare l'anima del vento.
Scalpitava la vita tra rosoni
di spighe e fughe di lucertole.

Scorrerò l'enigma dei deserti
per riscoprire cattedrali bianche,
o il dono di un pensiero che si levi a Dio.


****


A volo di tortora, il tempo mi denuda,
riverbera nell'anima il suo niente,
forse qualche timida parola,
che strappa appena un verso
al grano sui covoni.

Stasera scioglie tutti i suoi venti
a disfogliare la calce ai muri.
La staffilata dell'isola è nel cuore,
la ritrovo sui tetti e tra le case bianche.
Vi regnano un silenzio astrale, canti brulli
e ortiche nell'orto dei miei anni.
        Oltre il promontorio, s'addensa
e poi scompare l'isola felice.


****


Meraviglia d'ala si scioglie
come brezza sul corpo del dolore,
trema l'erba,
si fa pochezza al grido che la sfionda,
mentre sigilla l'anima del mondo.

Un pugno di parole forse soltanto
un vento che dilaga,
ramo fronzuto in balìa dell'uragano.

Ti sfugge il senso, si assottiglia l'alba
che intesse litanie struggenti,
steli odorosi la tua carne annusa,
qualche seme che germogli dalla buona terra.


dalla raccolta: La distanza è sempre la stessa

 

Azioni sul documento
Navigazione