Shummulon vs Shumullar
V. S. Gaudio
Luce/Dritë
Luce canicolare di agosto col sole al passaggio al meridiano; in verità, essendoci l’ora legale, non vi è ancora arrivato; in compenso, transitano al meridiano Marte, Mercurio e Giove.
All’altro meridiano, quando è seduta, la luce illumina il podice ampio quel tanto da contenere i termini di un lieve “sciummulìo” o ci sia uno spotlight concentrato quando il moto s’arresta o nel centro del podice.
Inizio: 1) il sole che illumina la groppa della donna che è nella postura della mula nell’orto; 2) solo lo spotlight che illumina il podice e la sedia.
Fine: lunga pausa con lo spotlight sul podice; dissolvere la luce dello spotlight; dissolvere la luce sulla sedia. Essendo in postura 1)[=la mula], la Grua avrà il podice disposto verso Est e la testa verso Occidente, tanto che la luce del sole, quasi al meridiano, le sarà obliqua sulla parte sinistra del corpo. Anche nella postura 2)[=sulla sedia], lo spot la illumina da sinistra tanto che si dovrà presupporre che la donna stia guardando verso Ovest e che il visionatore o il poeta stia guardando il suo podice che sciummulìa ad Est; si può variare il quadro con la Grua che non sta seduta ma, inginocchiata sulla sedia, con le mani appoggiate sul davanzale della finestra o sulla spalliera della sedia, in questa postura dello sciummulìo e della mola riproponga parzialmente la postura della Mula.
Donna/Grua
49enne. Normolinea mesomorfa con un indice costituzionale molto alto, più prossimo a 56 che a 53, perciò se è alta 163 cm peserà attorno ai 60 chili, se è alta 168,169 cm peserà attorno ai 64 chili. Sul bordo della menopausa verso il tempo dell’essere Mula. Nel bioritmo in cui l’assetto “sanguigno paraflemmatico” è tutto concentrato e demonizzato dal jour critique del ciclo Fisico, essendo gli altri due cicli,Emotivo e Risonanza, nella fase di risalita.
Costume/Kostum
1) Abito estivo giallo, cappello di paglia, mutande di cotone.
2) Gonna grigia corta sopra al ginocchio, calze setificate, scarpe col tacco 2 pollici.
Postura/Pozitë
1) Del tutto immobile nella postura della Mula: l’assolutezza anonima dell’immobile luce meridiana rende fulminante la posizione della mula.
2) Seduta alla finestra, la testa si muove verso l’esterno e il podice sulla sedia s’inarca: la dystychia[l’incontro non sigillato, non risolto], prolungando la persistenza del senso, rende “proairetica” la seduta alla finestra, lo “sciumulliamento” della mola, questo vedersi-vista guardandosi il fantasma dell’essere(stata)-Mula.
Le posture della “sentimentale meccanizzata” o della “sanguigna leggera paraflemmatica” in cui, in virtù del demone meridiano, l’esigenza incoercibile d’una pienezza viene giustificata, illustrata, esaltata 1) con lo sfoggiamento del quadrante solare quando fa la mula, shummulon; 2) con lo sciumulliamento delle natiche sulla sedia, quando fa la mola,shumullar.
Sciumullìo/Shumullar
Slight; slow. Regolato dal bioritmo del ciclo Fisico nel giorno in cui si fa oggetto inesorabile e irredento, mola, o bestia radicale, mula.
Voce/Zë
La voce è mano a mano più bassa, ma è anche oscillante, come se fosse regolata dallo scappamento a verga dell’orologio: che, essendo fissata al bilanciere a foliot, come questo oscilla, la verga si muove.
L’”ancora/akoma” della Donna ogni volta mano a mano più bassa come se avesse il punctum doppio del porsi della Grua, sempre placida sia al sole meridiano di agosto che alla sua finestra.
•
G(rua): donna in posizione.
Zë: la sua voce registrata.
Aumento progressivo della luce al meridiano su G in avanscena in postura di podice al pubblico ma lievemente a sinistra, con la testa sull’asse sud-ovest.
Lunga pausa.
G: Akoma.
Pausa. Sciummulìo e voce all’unisono.
Zë
finché infine
giunse a mezzogiorno
giunse infine
a capo di un lungo meridiano
in cui disse
a se stessa
a chi altri mai
kohë që të mbarojë[1]
time she stopped
prej shkoj sìpër e poshtë[2]
shummuloj[3]
tutta mula posta nell’orto
in altoe in basso
shummuluaka[4]
sìpër e poshtë
tutt’intorno, gjithë rròtull
in alto e in basso
fino alla curva del giorno
a capo d’un lungo meridiano in cui dire
a se stessa
whom else
time she stopped
kohë që të mbarojë
d’andare su e giù
për të shummuluar[5]
tutt’intorno nell’orto
in cerca di cetrioli
che appena appena come lei
vada su e giù
fino al punto in cui dire
asaj vetë[6]
a chi altri mai
tempo che la finisca
d’andare a raccogliere cetrioli
kapka-trangullë
madheshtore kapka-trangullë[7]
All’unisono: eco di “kapka-trangullë, madheshtore”, arresto dello sciummulìo, lieve diminuzione della luce.
E gjatë pauzë.
G : Akoma.
Pausa. Sciumulliamento e voce all’unisono.
Zë
così che infine
a capo di questo meridiano
rientrò nel punto
dell’orto dicendo a se stessa
a chi altri mai
tempo che la finisca
prej për të shumullarur[8]
tempo che torni a sedersi
alla sua finestra
tranquilla al meridiano della finestra
di faccia ad altre finestre
ashtu që më në fund[9]
a capo d’un altro giorno
më në fund u kthua ulem[10]
alla sua finestra
tirò su la tenda e sedette
kështu që ajò të shumullonte[11]
di faccia ad altre finestre
altre uniche finestre
tutta occhi
ulem, shumullarka ajò[12]
mezi mezi si ajò[13]
alla sua finestra
tornata come lei
rientrata infine
a capo di quest’altro meridiano
col dire a se stessa
asaj vetë
a chi altri mai
kohë që të mbarojë
duke shummuluar[14]
kohë të kthehet ulem[15]
shummuluakësh[16]
ora che alla sua finestra
unica finestra
tutt’intorno in alto e in basso
shummuluaka[17]
di faccia ad altre finestre
per 18 minuti nel Mull-pozitë[18]
in cui l’étalage du cadran solaire
fa prendere l’ora, l’heure et le bonheur
All’unisono : eco di “ heure-bonnheur “, arresto dello sciummulìo, lieve diminuzione della luce.
E gjatë pauzë[19].
G: Akoma[20]
Pauzë,Duke shummuluar[21] e voce all’unisono.
Zë
derisà më në fund
arrij i ditë
arrij më në fund[22]
a capo d’un lungo giorno
ulem e saj dritare[23]
tranquilla alla sua finestra
in alto e in basso
shummulon[24]
prapa të qelq[25]
di occhi affamati
come i suoi
prej shoh
për t’u treguar
shummuluaka
në kep prej një gjatë ditë[26]
in cui lei disse
a se stessa
a chi altri mai
tempo che la finisca
prej për të shummuluar[27]
seduta alla sua finestra
e quetë të e saj dritareje[28]
di faccia ad altre finestre
tutt’intorno shummulon
in alto e in basso
u shumullarësh[29]
prima che il tempo finisca
do të shumullarë akoma[30]?
All’unisono: eco di “do të shumullarë akoma?”, arresto dello shumullìo, lieve diminuzione della luce.
E gjatë pauzë.
G: Akoma.
Pauzë. Shumullìo e voce all’unisono.
Zë
ashtu që më në fund
il sole scese giù
giù lungo le scale
tirò giù la tenda e giù
dritta giù
right down
nell’antico shummuluakëshim[31]
in cui sciummulò, shummuluakësh[32]
come imparò da sua madre lo shummulo[33]
anno dopo anno
tutta di giallo di quell’epideissi meridiana
del suo miglior giallo-shummuluar[34]
ulem-shummuluar
për të shummuluar[35]
finché non giunse al capo
del meridiano grigio
non giunse infine
all’infinito di shumullarur
për të shumullarur[36]
una notte duke shumullarur[37]
nel suo miglior giallo
per svelare la tabula Gnomonis
në shumullarur akoma[38]
così che infine
a capo d’un lungo giorno
scese giù
infine scese giù
gjatë e gjerësi[39]
tirò giù la tenda e giù
dritta giù con gli occhi chiusi
china a raccogliere cetrioli
facette na culata ‘nmocca ‘o sole[40]
tutt’intorno su e giù
col bilanciere a foliot
alla sua finestra
lo gnomone è al meridiano
për shoh
tregoj
ajò shummuluakësh
deri të kthese jugu[41]
a capo di un angolo lungo e ottuso, e grigio
të cilit u thua
asaj vetë[42]
a chi altri mai
tempo che la finisca
shummulo[43]
tira giù la tenda e la finisca
shummulo
tempo che scende giù
giù taglia il parallelo
shummulon[44]
shummuluaka[45]
shummuluakësh[46]
tirò giù la tenda e oj, com’a mularijatë[47]
oj, com’a mularijatë, shummuluakësh
oj, com’a mularijatë, shummuluakësh
All’unisono: eco di “oj, com’a mularijatë, shummuluakësh”, arresto della “mularija”, lenta dissolvenza della luce.
•[Nel nostro fotomontaggio, la mitica Scicolone alla finestra(tirò su la tenda e sedette/ këshu ajò të shumullonte(così che lei potesse sciummuliare, fare la mola), ulem, shumullarka aiò(seduta, oh sta facendo la mola lei)) rappresenta al massimo, shumta, l’oggetto radicale dello “Shummulo” sia costituzionalmente che anagraficamente; addirittura il suo cognome rende speculare lo ShiKoloz, o lo ShiKolon,, non solo per i vetri della finestra, allo Shummulo: difatti, lo “Shikoloz” o lo “Shikolon” contiene due verbi in Shqip: 1)Shikoj, “guardare”, da cui l’imperativo Shiko, “guarda”, 2)loz, “giocare”, da cui il presente della 3a persona singolare loz, “gioca”, “sta giocando”, ovvero lo Shicoloz, e pertanto lo Shikolon, è la deissi dello Shummulo Loreniano: “Guarda, sta giocando!”
Come se tutto questo non bastasse a fare di Sofia Loren la somatizzazione ideale della Grua nella nostra Stimmung-shqip dello Shummulon, anche il nome dell’attrice condensa e ripropone perennemente il sofianico, il “trascendente che scende”, l’epifania dell’invisibile, la corporalità mioritica di cui a Lucian Blaga, Lo spazio mioritico, trad. it. Edizioni dell’Orso, Alessandria 1994(cfr. anche la nota 18 nel nostro: Aurélia Steiner de Durrës, in : V.S. Gaudio, Aurélia Steiner 2, © 2005 e la nota 7 in : Aurélia Steiner di Durrës: Pikë e Gazi, in: Il limite di Schönberg di Alessandro e V.S.Gaudio, “Lunarionuovo”, nuova serie n.24, Catania ottobre 2007).Un altro percorso etimologico del paradigma “Scicolone” sarebbe questo: da un lato, Shi, che è “pioggia” e dall’altro kolonë, che è “colonna”: Shikolonë, ovvero la “colonna della pioggia”, che sarebbe un altro paradigma dello Shummulo, lo sciumulliamento della mola.
In ogni caso, va ricordato che lo spettatore, il poeta o il lettore che sia, che è invitato a guardare, shiko, è Shikues; l’occhiata o lo sguardo fa shikim.
Se il “gioco” fa “lojë” come il “giocattolo” (l’essere l’oggetto radicale dello Shummulo è essere un giocattolo radicale, una macchina, il giocattolo della mola, o della colonna della pioggia, se si vuole), la contrazione dello Shikolon potrebbe essere lo Shkulon, “strappa”, performativo di chiusura dello Shummulo e dello Shikolon, strofina, bagna, gioca, mola, finchè “strappa”…!]•
Nota sul titolo:
Come per il neologismo beckettiano Rockaby [© 1980: vedi in : Rockaby and other short Pieces, Grove Press, New York 1981], che congiunge il verbo to rock “oscillare”, “dondolare”, “cullare”, “dondolarsi”, ma anche “vibrare”, “far vibrare” al secondo elemento della parola lullaby “ninna nanna”, “cantilena”, “mormorio”, i neologismi shummulon e shumullar congiungono lo shumë albanese del superlativo assoluto “molto” con 1) il sostantivo mulë(=mula) per farsi “shummulon”, cioè terza persona del presente indicativo, “muleggia”, “si fa mula”, ovvero “si fa grande mula”; con 2) il sostantivo mullar(=pietra da mulino) per farsi “shumullar”, cioè sempre come schema verbale il presente di chi “sciumullìa”, come la mola, “fa la mola”, la “grande mola”. Per il neologismo beckettiano, cfr. Samuel Beckett, Le poesie, a cura di G. Frasca, Einaudi, Torino 2006: dondola, pagg.293-294..Per i neologismi shqip, la pulsione del “farsi-mula”(bëhem-Mylle) e la pulsione del “farsi-mola”(bëhem-Mullar), cfr. V.S.Gaudio, Aurélia Myslimane Gurgur, in: V.S.Gaudio, Aurélia Steiner 2, © 2005. Da notare che la “mola”, che c’è in “Shumullar” perciò metonimicamente in “Shummulon”,a guardare bene, o meglio a sentire bene, c’è anche in “rockaby”, in virtù di “rock” che, per essere “macigno” o “masso”, è anche “dondolio”, “oscillare”.La Stimmung-Shqip è, letteralmente, la “Stimmung in albanese”: nello “sc’kip” l’accento cade, di norma, sulla penultima sillaba e , nel verbo, addirittura sull’ultima, formando la caratteristica inflessione tosco-ghega, con l’accento tonico a doppia valenza, che essendo alla base di una evidente “prosortodìa”, una sorta di “inflessione-canto” che ricorda, per certi versi, il dialetto dei tinkers irlandesi, lo shelte(=canto), che è un insieme di latino, gitano, inglese e gaelico, come lo shqip è un insieme di latino, greco, turco, slavo, italiano e francese. D’altronde, se la “Prosortodìa”, per essere tale, ha come perno la “Sindrome di Pinocchio”, e perciò le procedure morfosintattiche non solo di soppressione ma anche di aggiunzione, lo shelte, per essere tale, tra le procedure espressive adotta sostanzialmente la soppressione-aggiunzione completa,che, va da sé, risponde, in morfologia, dei prestiti, dei neologismi, degli arcaismi. Sul piano del contenuto, è così che ogni linguaggio gergale attiva eufemismi, allegorie, litoti, inversioni[cfr. Alessandro Gaudio e Marisa Heine,Compendio fonomorfologico, in : V.S.Gaudio, Uzzén ‘i nonnamijë, Storie Zen in dialetto del delta del Saraceno,© 1999]. Va da sé che questa Stimmung archetipica tra Shqip,Arbëresh, dialetto del delta del saraceno e Shelte possa avere in sé questa commutazione della “cantilena” Rockaby dell’irlandese Samuel Beckett nella “ninnananna” del fantasma erotico di Shummulon del “saraceno” V.S.Gaudio. Per la pronuncia dello Shqip, ecco alcune indicazioni: C: z sorda ; Ç : c, ci, c’ ; Ë : muta o semimuta; GJ : gi’ :suono intermedio tra gi e ghi; NJ:gn , gn’ ; J : i semivocalico di iuta; Q : suono intermedio tra ci e chi; SH : sc, si , sc’ ; X: z sonora; XH : g, gi, g’ ; Z : s’ .
[1] “tempo che la finisca”.
[2] “d’andare su e giù”
[3] E’ il neoverbo della prima coniugazione, è indicato con la prima persona del presente indicativo:“shummuloj”, “sciummulo”,”sto sciummulando”,ovvero “sto facendo la grande mula,muleggio,mulazzeggio”.
[4] “ecco che fa la mula”.
[5] “muleggiare”.
[6] “a se stessa”.
[7] “acchiappa-cetrioli, grandissima,magnifica, piglia-cetrioli”.
[8] “di sciummuliare”ovvero “di fare la molazza”.
[9] “così che infine”.
[10] “infine tornò a sedersi”.
[11] “così che lei potesse sciummuliare,fare la mola”.
[12] “seduta, oh sta facendo la mola lei”.
[13] “appena appena come lei”.
[14] E’ il gerundio: “muleggiando” ,”facendo la grande mula”.
[15] “tempo che torni a sedersi”.
[16] “oh, come ha fatto la molazza”.
[17] “ecco che fa la grande mula”.
[18] “Mulae-status”, la posizione della Mula.
[19] “Lunga pausa”.
[20] “Ancora”.
[21] “Pausa. Mulazzegiando”.
[22] “finché infine/giunse il giorno/giunse infine”.
[23] “seduta alla sua finestra”.
[24] “fa la molazza”:
[25] “dietro il vetro”.
[26] “di vedere/essere visti/ecco che fa la molazza/a capo d’un lungo giorno”.
[27] “di fare la grande mula”.
[28] “tranquilla alla sua finestra”.
[29] “oh,com’è stata sciumulliata”.
[30] “sciumullierà ancora?”.
[31] Corrisponde a : “Oh, come abbiamo mulazzeggiato”.
[32] “oh,come ha fatto la molazza”.
[33] Shummulo è l’imperativo: “Fai la mulazza!”.
[34] “mulazzeggiante”.
[35] “seduta a fare la molazza/fare la grande mula”.
[36] “di sciummuliare”.
[37] “sciumulliando”.
[38] “a sciummuliare ancora”.
[39] “lungo la latitudine”.
[40] “fece una culata in bocca al sole”.
[41] “per vedere/essere vista/ha fatto la grande mula/fino alla curva del mezzogiorno”.
[42] “in cui disse/a se stessa”.
[43] “fai la mulazza”.
[44] “fa la mulazza”:terza persona del presente indicativo.
[45] “ecco,che fa la grande mula”.
[46] “oh,come ha fatto la grande mula”.
[47] Dialetto del delta del saraceno:”Oh,come ha fatto la, mulazza”.Corrisponde all’albanese “shumuluakësh”.