Tu sei qui: Portale PIAZZA 1 BIBLIOTECA Davide Argnani, Musa fitta nell'azzurro, Ed. Di Felice, 2014

Davide Argnani, Musa fitta nell'azzurro, Ed. Di Felice, 2014

Antonio Spagnuolo

Nel fluire di tempi variopinti , di candide ripetizioni mnemoniche , di sorprendenti impennate liriche , la poesia di Davide Argnani emerge quale diario scoperto , per incontrare ed a volte scontrarsi con le realtà del quotidiano , quasi sempre gabbie indelebili per gli aneliti di speranza ed illusione.

La tenacia con la quale il poeta cerca di imprimere una frastagliata genuinità di metafore e di immagini si rinnova nella vis che sboccia genuina dal pensiero e dal subconscio, ove l’occasione diventa proposta di paragoni , di rimandi , di variegate sospensioni del divenire. Il volume divide il canto in due sezioni ( I parte 1982-1997 e II parte settembre-ottobre-novembre 1998 ) per ben suddividere anche una certa impostazione di scrittura che si fa via via sempre più determinante e molecolare, attingendo dalle radici di una cultura variegata e profonda , anche quando l’amore suggerisce con ingenuità sua propria quei sentimenti ove ben trova misura la parola scritta, nella ondulazione cromatica del canto. Il tempo stesso, che appare e scompare imperterrito, ha la pulsione sua propria con ricordi , nostalgie, rancori , delusioni, per la sua indicibilità fra le ciglia e lo sguardo , fra le mani e il desiderio. La figura femminile ritorna : “Sei come la pioggia/ che scuote la terra secca,/ il torrente che mi ribolle dentro/ e mi porta via/ verso il viottolo.” E illumina gli affascinanti rimandi.

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