Tu sei qui: Portale PIAZZA 1 BIBLIOTECA Maria Grazia Brucculeri, Semiotica per il turismo, Carocci Editore, 2010

Maria Grazia Brucculeri, Semiotica per il turismo, Carocci Editore, 2010

Beatrice Brandalise

Il volume di Maria Claudia Brucculeri, docente di Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Palermo, affronta il turismo come fenomeno complesso dandone un’interpretazione innovativa, alla luce della scienza semiotica, per eccellenza dedita allo studio della significazione e della comunicazione. Il turismo, pur essendo uno degli aspetti centrali del panorama economico e socio-culturale contemporaneo, è difficilmente riassumibile in una caratterizzazione univoca coinvolgendo fattori ambientali, economici, socio-antropologici.L’autrice propone quindi di analizzarlo nei suoi significati intrinseci, riconoscendo nelle mete turistiche, nelle modalità del viaggio, negli spazi e nel tempo della vacanza, una vera e propria forma di costruzione e di rappresentazione dei luoghi e dell’identità del turista-viaggiatore. L’analisi proposta travalica quindi le mere forme di comunicazione intenzionale. 

Dopo un primo excursus in cui si delinea la nascita del turismo come manifestazione sociale all’interno della società contemporanea, ne viene fornita una lettura dal punto di vista delle scienze sociali, entro cui si va a collocare in modo peculiare la lettura semiotica. Viene quindi intrapresa l’analisi del significato che i vari elementi del viaggio-vacanza rivestono.

Innanzitutto si pone l’accento sulle caratteristiche che qualificano una meta turistica, sui caratteri che spingono ad investire tempo e spazio in una regione, analizzandone gli elementi di alterità, straordinarietà e autenticità. Il viaggio è infatti occasione per confrontarsi con modelli alternativi di esistenza, oltre che un modo per cercare conferme del proprio modello di sviluppo, o per affermare un gruppo sociale di appartenenza. Un luogo turistico non è tale in ogni tempo ed in ogni regione, la sua percezione si fonda nel modo in cui la società si rappresenta, nei valori in cui si identifica, e nel peso che attribuisce alle sue pratiche convenzionali, tra cui il viaggio di ricreazione, svago o educazione è sicuramente annoverabile. Affrontando gli aspetti della comunicazione turistica l’autrice sceglie di esemplificare le campagne pubblicitarie di due paesi mediterranei, Croazia e Tunisia, ponendo l’accento sui messaggi veicolati dalla grafica, analizzando i richiami inconsci a cui gli elementi formali fanno riferimento. Sono vagliate in ultimo le figure del turista e del viaggiatore, i cui stereotipi sono sovente contrapposti, divenendo l’uno emblema della società di massa, che si identifica in pratiche comuni e stereotipate, in opposizione al modello del viaggiatore, dedito ad un cammino elitario ed individualistico, alla ricerca luoghi incontaminati, dotati di caratteristiche peculiari. Il rapporto con i luoghi visitati, la scelta di un’esperienza ludica-ricreativa, piuttosto che una reale apertura nei confronti delle culture dei luoghi visitati, o ancora una loro distaccata osservazione, determina per altro la tipologia del viaggio intrapresa. La molla che spinge il viaggiatore in una direzione piuttosto che in un’altra spesso si pone a livello inconscio, una sfera emotiva spesso dominata dal desiderio di conoscere, dal senso della meraviglia, dalla curiosità. Stabilire una relazione con uno spazio-tempo diverso dall’ordinario pone in essere la condizione per acquisire nuove esperienze e per mutare la propria esistenza. L’autrice sceglie di mostrare i diversi gradi di coinvolgimento emotivo passionale, e quindi i vari tipi di approccio al viaggio, analizzando alcune celebri pellicole cinematografiche, quali Into the Wild di Sean Penn (2007), Lost in Traslation di Sofia Coppola (2003) o Marrakech Express di Gabriele Salvatores (1989). Tramite questo excursus ricorda per altro come la percezione soggettiva di una meta turistica è guidata da letture appositamente predisposte, quali libri di viaggio, brochure, siti internet, guide, ma anche veicolata da altri media che spesso interagiscono ad un livello inconscio.

Azioni sul documento
Navigazione