Tu sei qui: Portale PIAZZA 1 BIBLIOTECA Marisa Papa Ruggiero, Passaggi di confine, Ed. L’Arca felice, 2012

Marisa Papa Ruggiero, Passaggi di confine, Ed. L’Arca felice, 2012

Antonio Spagnuolo

L’istante che trascorre tra la parola ed il foglio diventa poesia, nel tentativo cromatico di scivolare nelle sospensioni che trattengono il lettore in quelle che sono le immagini e le incidenze. Marisa Papa Ruggiero , con questo volume elegantemente distribuito in esemplari numerati e corredati da interventi visivi della poetessa, propone ancora una volta una sua personale linea di scrittura , tracciata con sobrio equilibrio, essenziale nella composizione, luminosa nelle scelte dei significati. “In qualche luogo la parola brilla, improvvisa. Niente l’annuncia, ma sembra essere li per te, per un istante. Poi scompare.” Ella scrive , quasi rapita dalla corrispondenza impegnata del pittorico, nella valenza di una sintesi e nella semplicità ricavata dalle immagini. “Vorrei che la parola poetica restasse nuda, come un’incisione sulla pelle …” – Un abbandono agli attraversamenti della psiche prima che il messaggio possa raggiungere un registro. Messaggi allora che dalle pagine passano con circospezione alle fibre di un profondo sentire , frutto e passione, sostanza e illusione, senza alcun artificio , ben sostenuto dalla ricerca del linguaggio. “Da qualche parte in danza/ prende altra svolta il verso/ entra da se nel luogo/ che evoca/ dove stanno le cose/ (sottili scaglie di urgenza/ altrimenti introvabili)/ che s’accendono guardando/ da finestre aperte/ ricercando l’incognita/ tra cuore e corde vocali/ forzando il punto del vero/ che accoglie il non visto/ che vibra strappa strazia/ tra nodi restando scritto”.

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