Tu sei qui: Portale PIAZZA 1 BIBLIOTECA Vincenzo D’Alessio, La valigia del meridionale e altri viaggi, Ed. Fara editore, 2012

Vincenzo D’Alessio, La valigia del meridionale e altri viaggi, Ed. Fara editore, 2012

Antonio Spagnuolo

“La terra e il sudore degli uomini / confusi nelle spire del tempo…” il verso che potrebbe essere da esergo per questa raccolta energicamente ancorata ad un nodo storico, che diventa praticabile dalla memoria, disarticolando le condizioni umane e temporali per una implicazione stilistica e di sostanza. E’ il viaggio che un meridionale intraprende con la sola forza del “verbo”.

“ Vincenzo D’Alessio – scrive nella esaustiva prefazione Anna Ruotolo – a dispetto del silenzio e della perdita di punti fermi di una qualsivoglia tradizione, è il viaggiatore per antonomasia , sempre in giro e mai troppo lontano dai suoi luoghi. Un viaggiatore che – ovunque vada – risplende per una appartenenza non tanto bisognosa di essere dichiarata quanto, piuttosto, brillante a partire da se stessa, per quelle caratteristiche che fanno della poesia campana una poesia arcaica e nuova insieme, misteriosa, piena di luci e colori, ricette mistiche e segreti familiari, radici rivolte al cielo e orizzonti capovolti e scambiati di posto.”

La parola qui si dilata nelle prospettive che giocano con filtri ruotanti, che compongono il libro tra metafore e registri musicali, con ricordi dolorosi e illusioni luminose, con sapori molto spesso aspri , intrisi ancora dal taglio indelebile della perdita del figlio, o profondamente infiammati dalla fragranza reinventata della propria terra e degli antichi “luoghi”. Una sorta di identificazione dell’io narrante con le pupille sorprese dal sole , con le foglie che ricoprono il corpo , con la pioggia che si può difficilmente trattenere nel palmo delle mani, con una luce amica che segna una bussola australe.

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