Tu sei qui: Portale PIAZZA 1 BIBLIOTECA Giacomo Leronni, Le dimore dello spirito assente, Ed. Puntoacapo, 2012

Giacomo Leronni, Le dimore dello spirito assente, Ed. Puntoacapo, 2012

Antonio Spagnuolo

Torna a fremere in Giacomo Leronni la indomabile passione per la parola , quella delicata e violenta, che la poesia riesce a creare , nel ritmo e nella musicalità dei versi. Qui lo scavo è palesemente attivo, per quella sua suggestiva eleganza culturale che lo distingue , sia per la precisione che corrisponde ad una equilibrata realizzazione , sia per la impegnata scelta delle metafore. Sempre ricche di esperienze e affinità, di ombre e luci incalzanti , di silenzi che rischiano tormenti o illusioni, nella finitezza di una cosciente nostalgia. “Domani / arroventerò il risveglio / indagando fra i corpi / con la fronte sfatta/ e la vergogna / poi mondo / mi piegherò fino al solco/ siglerò il patto / con la vena d’aria / questa / è la promessa superstite / il futuro.” Il respiro è sospeso, complice degli spazi che distinguono le figure, tra le memorie riaccese e lo stupore sottile che meraviglia. Nei versi brevi incalza , quasi danza armoniosa, l’onda delle emozioni , quando traspare , non celato, il segno autobiografico, lento caleidoscopio della esistenza.

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